Immersa nel suggestivo paesaggio del Chianti Classico
Immersa nel suggestivo paesaggio del Chianti Classico, a poca distanza dal borgo di San Gusmè, Pagliarese si estende su un totale di 65 ettari di cui circa 25 a vigneto, 10 ad uliveto, ed i restanti 30 prevalentemente boschivi.
I terreni orientati quasi esclusivamente a sud/sud-ovest, ad un’altitudine che varia dai 320 ai 390 metri s.l.m., si estendono sui declivi ventilati della collina chiamata “Colle del Montecucco” e sono circondati da una fitta vegetazione con boschi di leccio, quercia e un ricco sottobosco con arbusti di corbezzolo e ginestra.
I Vigneti
Le vigne di Pagliarese si estendono su due differenti versanti del Colle di Montecucco, piuttosto eterogenei fra loro per caratteristiche geologiche e conformazione dei terreni, tanto poterli classificare come due macro-aree ben distinte. Dal 2005 al 2015, gran parte dei vigneti di Sangiovese sono stati reimpiantati utilizzando selezioni massali dei vigneti più vecchi della proprietà. Delle vecchie vigne di Pagliarese rimane ancora una piccola parcella con vitigni autoctoni di Canaiolo e Mammolo, di oltre 30 anni.
Il primo versante, rivolto in direzione di Castelnuovo Berardenga, presenta terreni a tessitura Franco Sabbiosa originati da depositi alluvionali terrazzati risalenti al Pleistocene Medio/Superiore (500.000-125.000 anni fa), Macigno di arenarie quarzose, sabbie stratificate, alberese misto a pillola alluvionale. Questa particolare conformazione del terreno dona vini tendenzialmente più fruttati, con un’ottima beva e con un’acidità vivace che si fa sentire in bocca. Questa è la vigna dedicata alla produzione di Chianti Classico.
Il versante che invece guarda Castell’in Villa si distingue per la sua prevalente origine sedimentaria, con depositi franco sabbiosi che si mescolano ai suoli argilloso-scheletrici derivati dalle formazioni calcaree di Alberese e Galestro. Questi terreni tendenzialmente danno origine a vini corposi e robusti dai colori rosso granati, a tratti rubino. È questa la vigna dalla quale vengono selezionate le uve destinate al Chianti Classico Riserva.
Tutti i vigneti sono a conduzione biologica ed hanno un sesto d’impianto di 2,30 m tra le file e 0,80 cm tra vite e vite, per un totale di 5400 ceppi per ettaro, ad un’altitudine media di 350m s.l.m.. L’80% degli impianti è a cordone speronato, mentre il restante 20% a Guyot.
L’Uliveto
A Pagliarese sono presenti 1100 olivi iscritti alla DOP del Chianti Classico suddivisi in 2 appezzamenti: Sant’Elena e Montecucco. L’età media delle piante di Raggiolo, Leccino e Pendolino è di circa 35 anni, ad eccezione di una piccola parcella di 100 piante di Moraiolo risalente al 2014.
Gli impianti sorgono in una zona omogenea per caratteristiche pedo-climatiche e chimico-fisiche del terreno. Le condizioni microclimatiche che caratterizzano quest’area del Chianti Classico sono ideali per la coltivazione dell’olivo ed i caratteristici suoli colore bruno e rossastro, ricchi di macro-elementi come il magnesio e il ferro, favoriscono la produzione di un olio con eccellenti proprietà organolettiche e sensoriali.
La Cantina
Le cantine di Pagliarese sono inserite nel complesso dell’antica casa colonica di Sant’Emilia e costituiscono da sempre il fulcro della tenuta e della sua attività vinicola. Ancora oggi, come un tempo, è qui che vengono condotti i vini per l’invecchiamento e, al suo interno, ci sono ancora le botti di rovere di Slavonia ed i serbatoi in cemento, che hanno dato espressione e forma ai grandi vini di Pagliarese.
In continuità con la tradizione, la cantina mantiene la stessa struttura di sempre ed il sapere tradizionale dell’uomo viene accompagnato dalla moderna tecnologia, permettendo la cura del dettaglio in ogni fase del ciclo produttivo. Una perfetta combinazione di fattori che consente di ottenere un Chianti Classico con spiccato equilibrio, eleganza e ricercata personalità.
“Venivano da tutto il mondo a comprare vino e olio a Pagliarese.”